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Psicoterapia: importanza e pregiudizi da abbattere

Psicoterapia: importanza e pregiudizi da abbattere.

La psicoterapia è qualcosa di cui tutti hanno sentito parlare almeno una volta nella vita, ma attorno alla quale aleggia ancora un pizzico di mistero e un certo grado di scetticismo.

Oggi, le persone che intraprendono un percorso di psicoterapia sono sempre più numerose. I motivi di questo incremento sono diversi, ma sicuramente l’effetto della pandemia ha giocato un ruolo determinante nell’aumento delle paure e dello stress.

Qualche tempo fa, chi si rivolgeva a uno specialista veniva spesso stigmatizzato e nella peggiore delle ipotesi deriso. Fortunatamente i tempi sono cambiati, ma molte persone non riescono ad accettare il fatto che la propria interiorità vada curata, e questo a causa di troppi pregiudizi radicati nella nostra cultura.

Il dialogo è uno strumento potentissimo per placare le nostre angosce ed esorcizzare le nostre paure. Ma qualcosa ci blocca. Cosa?

Vergogna: “Tu vai dallo psicologo? Quindi hai dei problemi, sei matto?” sappiate che a meno che non siate voi a esternarlo, nessuno saprà mai che andate in terapia, ogni professionista infatti è tenuto al segreto professionale.

Spese: andare in psicoterapia ha un costo, è vero. Molti pensano che sia sufficiente sfogarsi con qualche amico… Ma spesso gli amici non hanno gli strumenti per comprendere la radice dei problemi che ci affliggono. Investire nella terapia, significa investire su sé stessi.

Imbarazzo: non è facile raccontare il proprio vissuto a un estraneo. Se non incontriamo il terapeuta giusto per noi, almeno inizialmente, ci potrebbe essere una reazione di chiusura da parte nostra, ecco perché è importante ascoltare le nostre sensazioni.

Chi è lo psicoterapeuta?

Partiamo dalle basi: lo psicoterapeuta è un professionista, iscritto all’Albo degli psicologi, che oltre all’esame di stato, ha conseguito una specializzazione in Psicoterapia (corso della durata di circa cinque anni) presso una scuola pubblica o privata riconosciuta dal ministero dell’università.

Approcci

Gli approcci alla psicoterapia possono essere diversi, ma una terapia non può funzionare senza una buona alleanza di lavoro e una buona alleanza  paziente/terapeuta:

Psicoanalisi: è forse il metodo più antico. Inaugurata da Freud a fine 800, la pratica si basa sull’elaborazione dei processi psichici inconsci.

Cognitivo comportamentale: una metodologia che intende analizzare la stretta relazione che c’è tra pensieri, emozioni e infine comportamenti che si adottano.

Sistemico relazionale: pratica rivolta ad analizzare le diverse dinamiche relazionali e le loro sfumature.

Emdr: tecnica utilizzata per rielaborare un trauma. Occorrono varie sedute per individuare l’evento traumatico che ha generato il disagio del paziente. Una volta messo a fuoco l’evento, si può procedere con la tecnica.

Mindfulness: pratica che abbraccia diverse tradizioni orientali. La tecnica della Mindfulness (consapevolezza interiore e mentale) è una tecnica di meditazione che consiste nell’ascolto delle proprie emozioni e dei propri pensieri attraverso il respiro. Se effettuata correttamente, la pratica può far raggiungere stati di tranquillità e rilassatezza, diminuendo notevolmente lo stress.
Diversi psicoterapeuti consigliano la Mindfulness non solo per trattare i disturbi di ansia, ma anche quelli di depressione, spesso collegata a stati di angoscia importanti.

Quando andare in terapia?

Posta in questi termini, la domanda potrebbe risultare un po’ sciocca. Scegliere di intraprendere un percorso di psicoterapia è una scelta estremamente personale, non esiste un momento preciso nella vita di un individuo.
Ad un determinato momento ci si può rendere conto di nutrire un disagio più o meno intenso, e allora, vinti i pregiudizi, quello può essere il momento giusto per rivolgersi a uno specialista.
Attenzione però: la psicoterapia è appunto un percorso e può essere più o meno tortuoso. Occorre impegno da parte dello psicologo, ma lo stesso impegno deve essere dimostrato anche dal paziente, perché potrebbero esserci momenti di frizione con il proprio passato.

Mettersi in discussione è il primo passaggio fondamentale se si vuole intraprendere un viaggio dentro sé stessi.

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Conoscere meglio sé stessi e capire il modo in cui ci si relaziona e si funziona è una grandissima scoperta, forse la più importante.

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